lunedì 20 agosto 2018

La stabilità dell'Imperatore


La carta dell'Imperatore dà immediatamente le sensazione della rigidità, della stabilità, della durezza. È associato al segno zodiacale dell'Ariete e tutto nella sua iconografia fa pensare all'ambizione al comando. Impugna uno scettro e un globo, simbolo questo del Mondo, e quindi del suo potere temporale. 
Il suo è un ruolo di protezione: deve proteggere la vita materiale e in questo diventa l'Archetipo del Padre. Rappresenta un personaggio fermo, protettivo, ambizioso. Davanti a una scelta difficile non esita, agisce. Talvolta la sua ostinazione può eccedere e di conseguenza può comportarsi con troppo autoritarismo, in modo dispotico e chiuso.
Le parole chiave di questa lama quando esce al dritto sono le regole da rispettare, l'autorità, la responsabilità.
In lui troviamo una grande energia: richiama il voler fare, il voler costruire, il voler agire ma con consapevolezza e maturità. Nel suo agire non interviene la sfera emotiva quanto quella razionale. Non rappresenta un personaggio giovane ma un individuo che con l'età ha accumulato l'esperienza sufficiente per potersi comportare con la giustizia del buon padre di famiglia, con la lealtà e la legalità necessarie a rivestire il suo ruolo. 
Quando esce in un consulto indica che la tua è una situazione stabile, prima di agire soppesi i pro e i contro, e ti assumi la responsabilità delle tue azioni. Tra le tue caratteristiche c'è l'ambizione e per questo non ti fermi solo a progettare ma cerchi di realizzare. 
Cerchi sempre di portare a termine ciò che inizi, vuoi sempre andare a fondo delle cose e ciò talvolta può bloccarti in situazioni in cui non riesci a venirne a capo. La soluzione più a portata di mano sarebbe scendere a un compromesso.
Devi farti valere, esser convinto e inflessibile nel mostrare agli altri chi sei. Devi aver fiducia nelle tue capacità. Fatti consigliare da chi è più saggio di te quando ti trovi in difficoltà. 
Seguendo le tue motivazioni e le tue ambizioni riuscirai a raggiungere una situazione stabile, un equilibrio positivo per il tuo progetto di vita e quindi per il tuo benessere. 

Se desideri sapere quello che i Tarocchi dicono per te mandami una mail: chiediaitarocchidimika@gmail.com 

sabato 18 agosto 2018

L'Imperatrice


Quello che viene alla mente guardando la Lama dell'Imperatrice è una donna padrona di se stessa e del mondo che le vive accanto.
È associata al pianeta Venere e tutto nella sua figura emana femminilità. Allude alla Natura, pronta a donare; pronta a ricevere il seme in modo da poter dare vita ai frutti. È aperta a tutte le possibilità.

È il progetto, l'idea della creazione prima della realizzazione. Rappresenta la fecondità e la procreazione. Non per niente è la carta che raffigura la maternità.

È la natura che compie i suoi cicli: che nasce, che vive la sua vita e che muore. Questo è inellutabile, non può esser cambiato, deve essere accettato.

Si eleva al di sopra del mondo reale, oggettivo. Il successo che lei auspica non è un successo fine a se stesso o venale, ma la soddisfazione personale che ha l'individuo nel momento in cui vede realizzarsi un suo sogno, un suo desiderio. 

L'Arcano invita a godersi la natura, al piacere naturale, al piacere derivato dai sensi. Invita a essere creativi e ad amare ciò che ci circonda. Sottolinea un periodo di crescita e di realizzazione. 
Ci annuncia ricchezza interiore, lucidità intellettuale. Crede più all'uso della ragione nel risolvere i propri problemi che a dare sfogo al lato emotivo. La sua forza sta nelle sue capacità intellettive, nell'avere idee forti e nel saperle rendere concrete. 

Quando in una stesa esce dritta è una carta fortemente positiva e influisce con i suoi significati benevoli anche le carte vicine. Quando esce capovolta il suo significato cambia e le sue capacità di analisi, che al dritto sono la sua forza, diventano un fardello. Le sue decisioni diventano difficili e pesanti e si preferisce rimandarle cadendo in una sorta di apatia che oscura tutta la positività della lama al dritto. 

Se desideri sapere quello che i Tarocchi dicono per te mandami una mail: chiediaitarocchidimika@gmail.com 


venerdì 17 agosto 2018

Le Rune

Runa significa sussurro, segreto. Il suo nome deriva dall'antica lingua norvegese, il Norreno. Forse la loro origine proviene dal mondo celtico dei druidi, o dal mondo scandinavo.
Ci offrono uno strumento divinatorio e di crescita spirituale, non in luce della previsione del futuro ma per aiutarci ad analizzare il precorso di vita che stiamo affrontando. La loro lettura ci da modo di vedere gli effetti delle azioni che stiamo compiendo e i loro effetti su di noi e sulla nostra cerchia. Effetti che forse non possiamo o non vogliamo vedere. 
La loro interpretazione diventa quindi una chiave di lettura di noi stessi, aumentando la nostra conoscenza del nostro io più interiore e aiutandoci ad avere un atteggiamento più positivo nei confronti della vita stessa. 
La nostra vita, il nostro futuro, è influenzato da tutte le azioni, positive o negative, che compiamo e che nella loro realizzazione emanano energie.
A queste energie, prodotte da noi stessi nell'atto di agire, vengono attribuiti dei simboli, quelli che troviamo nelle Rune.


Esse contengono i segreti dell'esistenza, sono protettive, positive e solari e contengono una propria unica e speciale energia. 

Gli Dei Norreni, i Vani e gli Asi, assistono nella lettura delle Rune e ad essi andrebbero consacrate.
I Vani sono divinità legate alla natura, ai suoi cicli. Affiancano la parte femminile dell'essere: la sfera emotiva, l'intuizione, la fertilità.
Gli Asi sono invece divinità legate alla guerra, e affiancano quindi la parte maschile, la parte razionale dell'esistenza. 

Secondo la mitologia nordica questi due schieramenti erano sempre in guerra tra loro fino a quando ci fu uno scambio.
Per far cessare l'eterna lotta due divinità Vani, Freyr e Freya, andarono a vivere presso gli Asi e due divinità Asi, Hoenir e Mimir, andarono a vivere presso i Vani. In questo modo i due popoli poterono scambiare le loro conoscenze e arrivare a una benefica pace.


Se desideri sapere quello chele Rune dicono per te mandami una mail: chiediaitarocchidimika@gmail.com 




La solitudine dell'Eremita

Il significato è palese appena si guarda l'immagine evocata dalla carta: solitudine e ricerca.
Quando esce in una stesa che riguarda l'amore invita il consultante a restare da solo e guardare in se stesso, ora non ci saranno relazioni, ora non è il momento. 
L'eremita ha scelto di isolarsi dai suoi simili per non subire distrazioni e poter contemplare in solitudine la propria esistenza, facendo tesoro degli insegnamenti delle esperienze passate. È una carta che ad alcuni mette paura in quanto, non avvezzi a restare soli con se stessi, temono il doversi guardare dentro e scoprire se stessi in relazione agli altri, alla propria cerchia. 
È una carta che non invita ad aprirsi, tutt'altro: invita alla solitudine, ad essere introversi, a cercare se stessi, ad analizzare i propri desideri e le proprie aspettative nella ricerca di una nuova consapevolezza.
Sii riservato, sembra essere il suo monito. Non è il momento di stare con gli altri e di farsi coinvolgere nella vita degli altri.
È il momento di pensare a se stessi, di leggere il proprio passato per farne le fondamenta per il proprio futuro. Con la sua lanterna illumina il suo cammino e fa luce sulle sue esperienze. Non cerca il sapere legato ad ambizioni intellettuali ma con modestia e umiltà fa tesoro delle conoscenze che gli possono tornare utili nel suo cammino terreno, verso il raggiungimento del proprio benessere. 

Se desideri sapere quello che i Tarocchi dicono per te mandami una mail: chiediaitarocchidimika@gmail.com 

giovedì 16 agosto 2018

Il Mondo


Le carte dei Tarocchi rappresentano un percorso di quella che è l'esistenza, con tutte le sue vicissitudini. Se le ponessimo nel loro ordine, in cerchio, il percorso si aprirebbe con il Matto e con esso si chiuderebbe passando per tutte le altre. In un crescendo di ricerca della consapevolezza del proprio essere.
Arrivati al Mondo il percorso ricomincia.
L'Arcano XXI è una carta colma di serenità e di appagamento. La figura è cinta da una corona d'alloro, simbolo del vincitore in tempi antichi. In essa è descritto il raggiungimento della purificazione da qualsiasi negatività. 
Tutto nella vita è fonte di insegnamento: le cose belle ma tanto più le cose negative che possono accadere. I fatti che di primo acchito sentiamo porsi contro il nostro benessere vanno guardati anch'essi come eventi da cui possiamo trarre qualcosa di buono: l'imparare qualcosa su noi stessi o sulla cerchia delle persone che ci circondano. 
Le parole chiave della carta sono tutte positive: il realizzarsi, il raggiungere la perfezione, avere successo, la gioia e la prosperità. E quando il Mondo esce significa che possiamo rilassarci e godere del compimento di ciò che abbiamo appena portato a termine. Non dimenticando che la gioia condivisa con gli altri esplode nella sua pienezza.
La Lama invita ad aprirsi al Mondo, verso nuove amicizie, nuovi luoghi, rapporti con persone nuove o il rinnovamento di quelli già consolidati verso un sempre possibile miglioramento.
Ci invita alla positività, a guardare sempre ciò che ci circonda con animo aperto e pronto al cambiamento. 
Annuncia il successo, pieno. La realizzazione delle proprie ambizioni e aspirazioni. Il compimento totale, lento ma costante come agisce il segno del Toro a cui corrisponde. È la carta della perfezione, della certezza senza alcun dubbio. 
Non si potrebbe chiedere di più.

Se desideri sapere quello che i Tarocchi dicono per te mandami una mail: chiediaitarocchidimika@gmail.com 

mercoledì 15 agosto 2018

Il Papa


Il Papa è una carta molto potente, è la Lama che allude all'insegnamento.
È una carta che sottolinea la crescita individuale, l'unione tra il corpo e lo spirito.
Il Papa è diretto verso l'azione. Significa che non trattiene per sé la sua conoscenza ma la distribuisce. È punto di incontro tra gli opposti: unisce il  cielo e la terra. Ciò che riceve dal divino lo distribuisce ai discepoli e trasmette le preghiere di questi ultimi verso il divino. 
La sua statura fisica, e morale, è molto più grande di quella dei discepoli, semplici mortali. I monaci rappresentano la dualità delle contraddizioni e al di sopra di esse si erge il Papa. Rappresenta l'autorità morale. È generoso, indulgente e degno di rispetto.
Indica un cammino verso una dimensione verso l'ideale, lo Spirito che domina gli elementi. Egli percepisce il messaggio divino, percepisce i messaggi che provengono dall'alto, il mondo che sta al di sopra. Egli funge da punto di contatto tra quest'ultimo e il mondo terreno. 
Per ricercare la verità bisogna fare attenzione alle cose palesi ma anche cercare di scoprire ciò che è nascosto, come è nascosta dal guanto la mano del Papa che benedice. Compie il gesto della benedizione in virtù della sua grande saggezza e della conoscenza delle aspirazioni umane. 
La missione del Papa è portare la nostra parte divina a connettersi con la nostra parte materiale, attraverso l'insegnamento, lo studio e la meditazione.
La carta parla di tradizione, di moralismo e di conformismo, di valori ben radicati nell'individuo. Ma la sua mentalità può esser chiusa. La Lama può esser interpretata come un atteggiamento molto conformista nella quotidianità, dovuto anche a un'educazione ricevuta molto formale, molto attaccata alle tradizioni. È un atteggiamento che molto facilmente può portare ad adeguarsi alle aspettative degli altri più che a seguire i propri reali desideri, contrastando le reali intenzioni della persona. 

Se desideri sapere quello che i Tarocchi dicono per te mandami una mail: chiediaitarocchidimika@gmail.com

lunedì 13 agosto 2018

E quindi uscimmo a riveder le stelle...


La carta delle Stelle, la XVII carta degli Arcani Maggiori, rappresenta il Destino, il Karma, il moto perpetuo che si ripete nel tempo, anche nel corso di diverse vite.
Una donna versa del liquido da due anfore, da una la versa sull'acqua di una pozza e dall'altra sulla terra, a simboleggiare che il futuro può essere limpido o oscuro. Entrambi i contenuti delle anfore finiscono poi col riversarsi nel fiume della vita. Il nostro destino è inevitabile, tutto ciò che siamo o ciò che facciamo lo alimenta. Che siano ineluttabili o che siano dettate dal libero arbitrio le nostre scelte vanno a dare la direzione al nostro destino.
La Stella quando esce illumina le nostre scelte, ci da la sicurezza e la serenità, ci guida attraverso le nostre emozioni, ci invita a fermarci un attimo e meditare prima di continuare il nostro cammino, in modo che noi stessi possiamo far luce su quelle che sono le nostre vere ambizioni e i nostri reali desideri. Se ci fermiamo un attimo e contempliamo con calma ciò che stiamo facendo possiamo fare chiarezza, vedere le cose con più lucidità. 
Quando esce la lama è sempre indice di pace, giustizia e armonia, è una carta molto positiva che annuncia il raggiungimento di un fine che ci si era prefissati, la realizzazione degli sforzi fatti, la concretizzazione di sogni.